Fin dal primo film del 2001 dove era a bordo del modello anni 70 fino all’ultimo dove si trova in un modello del 2013 con Vin Diesel con la Charger Daytona. Se volete anche voi mettervi al volante di un pezzo di storia americana non resta che cercare nell’usato o nel mercato d’importazione perché la Dodge non vende in Italia, per questo bisogna trovare queste vetture in un mercato parallelo d’importazione, l’ultima vista a listino è quella del 2011.
La Dodge Charger è da sempre considerata il simbolo della libertà e del culto dell’automobile e del sogno americano, sempre al fianco e rivale della Ford Mustang che ha inaugurato questa nuova classe di veicoli, Le Muscle Car, auto sportiva compatta dal prezzo abbordabile e un design piuttosto ricercato. Dalla sua produzione ha conquistato anche nell’ambiente delle modifiche una posizione fissa di auto straordinaria al di fuori del mercato di massa.
Scopriamo dimensioni, interni, motori, concorrenti e prezzi della Dodge Charger.
Dimensioni Dodge Charger
Le dimensioni della Dodge Charger:
- lunghezza 5,03 metri
- larghezza 1,90 metri
- altezza 1,41 metri
- passo 3,05 metri
Questa scheda tecnica riesce a far battere il cuore da anni. È una delle più imponenti e generose Muscle Car, oggi giunta alla nuova generazione è arrivata in America, e solo d’importazione in Europa, con un motore anteriore longitudinale e trazione posteriore, solo per la SRT si ottiene l’integrale. Sotto il cofano batte un V8, il vero cuore Dodge, un V8 6.4 da circa 500 CV. Ma la novità assoluta è rappresentata dall’accostamento con linee dure e d’altri tempi.
Il design della Dodge Charger è realizzato per mangiare l’asfalto, fin dal frontale dove spiccano i gruppi ottici orizzontali a LED caratteristici del modello con in mezzo una griglia schiacciata per far posto ad un cofano lungo e pronunciato. I proiettori, nonostante la loro piccole dimensioni, fanno un’ottima luce. Anche la parte inferiore, con lo spoiler, trova il giusto sfogo alla rabbia della Charger con la parte finale che divora la strada. Il cofano ha linee curve e basse che tendono a fendere l’aria, al centro spicca per l’enorme apertura dove si trova la presa d’aria del motore. Il laterale schiacciato si dimostra massiccio grazie al largo uso dei lamierati rispetto alla superficie vetrata e delle quattro porte anche dei cerchi da 18 o 19 pollici che riempiono gli importanti passaruota che sprigionano cattiveria da tutti i pori. Il lungo posteriore risulta essere degno delle Charger progenitrici, si trova infatti il classico lunotto tagliato che include anche uno spoiler pronunciato sulla coda che lascia spazio all’immancabile fanaleria full led che circondano il fascione con al centro la scritta Dodge. Nella parte inferiore si trovano i due ponenti scarichi cromati che fanno sentire l’inconfondibile rombo della Dodge Charger.
Interni Dodge Charger
Gli interni della Dodge Charger rappresentano un’esperienza emotiva, si perché gli ingegneri Dodge hanno voluto restituire al guidatore un’esperienza di guida più unica che rara. Al tempo stesso i sedili in pelle si dimostrano subito estremamente comodi e avvolgenti, ora anche il volante risulta essere bello a vedersi, molto tecnologico, ma poco preciso come ci si aspetterebbe da una sportiva dura e pura come questa Dodge Charger. CI si siede in basso è vero, ma si viene subito avvolti da una plancia con inserti in alluminio in grado di rimandare la mente alle versioni anni ottanta, ma i protagonisti sono gli elementi tecnologici posti al centro della plancia come lo schermo touch da 8,4” che costituisce l’infotainment, un sistema Uconnect 4 di FCA che adotta il Apple Carplay e Android Auto.
Poco più in basso si trovano le leve del clima automatico e dei comandi necessari per i più importanti controlli della Challenger. Proprio lì davanti si trova la leva del cambio automatico quasi come se fosse una cloche di un aereo. L’altro schermo si trova dietro al volante dov’è possibile trovare un quadro strumenti d’altri tempi con il doppio contachilometri ed al centro lo schermo TFT con le possibili notizie e le informazioni necessarie della vettura. La tecnologia a bordo sulle nuove Dodge Charger prevede anche la frenata automatica d’emergenza, il riconoscimento dei pedoni ed il mantenimento di corsia.
Per concludere con gli interni della Dodge Charger, rimane una vettura a quattro porte adatta anche alla famiglia ed ai suoi occupanti posteriori che trovano la loro strada facilmente. Posteriormente si trova un bagagliaio da 458 litri sufficienti per caricare le valigie di un weekend con tutta la famiglia.
Motori Dodge Charger
I motori della Dodge Charger, anche per via delle dimensioni della vettura, risultano essere in tipico stile americano, basti pensare che sono due propulsori da V6 e V8 da cubature superiori al 3.0, rispettivamente il 3.6 da 309 CV e un 6.4 da 485 CV. Un mostro tutto americano che sa farsi sentire al momento giusto sprigionando tutta la sua rabbia, pur restando pastoso nella guida. Sono i cavalli americani che fanno impazzire tutti, il motore è davvero grosso e imponente anche nel vano motore dove trova il suo degno ruolo. La valvola di scarico contenuta nell’impianto di scarico emette un rombo spettacolare ed è capace di borbottare ai bassi regimi o di far cantare il motore tanto il da farsi sentire anche all’interno dell’abitacolo.
Il cambio automatico con selettori manuali, riesce a gestire bene tutta la coppia che sprigionano i motori Dodge coniugandosi bene con la trazione che può essere posteriore o integrale accoppiata al solo cambio automatico.
Terminando i motori della Dodge Charger si dovrebbe parlare dei consumi, ma per quelli beh, esistono altre vetture in grado di non essere amici dei benzinai, per questo è meglio non pensarci e, anche se si attestano, nel misto a 12 litri per 100 km.
Motori Dodge Charger
Benzina
- 3.6 V6 309 CV, cambio automatico, trazione posteriore
- 6.4 V8 485 CV, cambio automatico, trazione integrale
Prezzi Dodge Charger
Tutto rimane molto semplice anche per gli allestimenti delle Dodge Charger che sono solo due: l’allestimento SXT e l’SRT Hellcat. Il primo, il mitico SXT Widebody parte da 31.125 dollari. Nell’allestimento già al top è possibile trovare sedili in alcantara premium, cerchi in lega da 18, pinze nere, telecamere posteriori, clima automatico bizona, sistema Uconnect con speaker Harman Kardon e retrovisori elettrici e riscaldabili oltre al motore 3.6 da 309 CV. L’allestimento top, l’SRT, è dedicato a chi vuole provare prestazioni degne di record con tanta cavalleria americana sotto il cofano e un rumore impressionante del motore 6.4 Supercharged da 485 CV, dove è possibile anche trovare sedili in pelle riscaldabili elettricamente e pacchetti specifici firmati SRT. Per la versione SRT Widebody bisogna spendere 73.225 dollari. Tutte le versioni si possono scegliere con colori sgargianti, con strisce sulla carrozzeria, in grado di farsi riconoscere ovunque. I prezzi sono disponibili solo in dollari poiché la Challenger non viene importata in Europa, ma solo su richiesta del cliente e solo nelle due versioni Widebody, pertanto i prezzi possono lievitare sensibilmente.
Listino prezzi Dodge Charger
SXT
- 3.6 V6, 309 CV, $ 31.125
SRT
- 6.4 V8, 485 CV, $ 73.225
Dodge Charger: concorrenti e conclusioni
Le concorrenti della Dodge Charger si contano sulle dita di una mano, d’altro canto rappresenta un’icona, e per questo non è facile avere un raffronto, specialmente in Europa, dove motori così grandi non vengono più venduti. Infatti attualmente solo la rivale di sempre, la Ford Mustang, risulta essere la sportiva più venduta al mondo per il suo rapporto qualità prezzo, Italia inclusa. L’unica altra sfidante del mito è la Chevrolet Camaro.
La Dodge Charger rimane un’icona dello stile di vita americano che non potrà mai passare di moda ed è doveroso renderle omaggio con questa versione che rimane al passo con i tempi e migliora di volta in volta, anche se, il suo motore V8 ha un bel sound non regala più le emozioni di una volta, si è vero fa ancora battere il cuore e farsi sentire, ma in un’ottica moderna non è più al passo coni tempi, ma d’altro canto chi cerca una vettura così non sta di certo a guardare l’ultimo modello di veicolo green o elettrico. Chi vuole una Challenger vuole un pezzo d’America tanto da farla importare proprio dagli States, ma d’altro canto al cuor non si comanda
